Body Art di Don DeLillo

Il tempo sembra passare. Il mondo accade, gli attimi si svolgono, e tu ti fermi a guardare un ragno attaccato alla ragnatela. C'è una luce nitida, un senso di cose delineate con precisione, strisce di lucentezza liquida sulla baia. In una giornata chiara e luminosa dopo un temporale, quando la più piccola delle foglie cadute è trafitta di consapevolezza, tu sai con maggiore sicurezza chi sei. Nel rumore del vento tra i pini, il mondo viene alla luce, in modo irreversibile, e il ragno resta attaccato alla regnatela agitata dal vento.

venerdì 4 dicembre 2009

Luna tic # incipit (prove di scrittura)

Piove. Tictictictic, sul vetro della finestra.
Alcune gocce scivolano rapide, senza esitazioni, concedendosi solo leggerissime deviazioni curve. Altre compiono scarti improvvisi, disegnano angoli acuti zigzagando impazzite, incapaci di trovare una direzione certa. Rigano la superficie liscia, disegnano capillari esangui, spettri di rami senza foglie.
Piove. Tictictic.
Altre ancora se ne stanno incollate immobili. Resistono stoicamente alla gravità, aspettano.
Piove. Tictic.
Le gocce sul vetro sono come le persone.

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